La tecnica Palmo d’Acciaio

Per un livello “principiante”, il sacchetto va riempito con della semplice sabbia, dopodichè hai due scelte: incrementare la potenza del singolo impatto, o lasciar perdere il sacchetto e andare direttamente sul legno. Tieni presente che un minimo di protezione (interponendo, ad esempio, uno strato di tessuto robusto tra il piano di impatto e l’arto che andrà a impattare) sarà sempre necessaria, indipendentemente da quale superficie sceglierai per i tuoi allenamenti.
Poiché l’esercizio “palmo d’acciaio” non intende incrementare e comunaue non coinvolge nemmeno la muscolatura della mano, non aspettarti che la stessa aumenti in volume. La densità ossea, invece, è altamente stomolata in questo tipo di esercizi, e studi approfonditi a cura di Dott. Wolff spiegano nel dettaglio come la densità ossea sia una realtà scientificamente provata, specie se applicata ad un contesto marziale.
Un buon allenamento consiste in un totale di 100 ripetizioni incrementali (dove per ripetizione si intende un insieme di quattro impatti per lato, proprio come esposto nel video.
Ci arriverai - tranquillo - basta che tu tenga a mente due cose fondamentali: primo, non esiste rottura se non accompagnata dal giusto allenamento Qi gong di tipo Yin (chiamato anche Hard Qigong).
Secondo: il giorno che proverai a rompere il tuo primo mattone, la tua mente dovrà essere nella condizione di immaginare due mattoni che si frantumano, e senza alcuna esitazione o pensiero invasivo che potrebbe compromettere l’intera prova. Qualunque pensiero tipo “ma ce la farò…? mi farò male…? non farà altro che sabotare non solo il tuo spirito, ma il tuo corpo come diretta conseguenza. Ricorda: prima si vince, poi si combatte, quindi o si porta il colpo per passare attraverso i mattoni, o lascia perdere e riprova quando ne sarai più convinto.
Come esposto sopra, del tessuto tipo “jeans” steso sulla superficie scelta sarà sufficiente. A livello incrementale, puoi usare prima una salvietta piegata in due, poi uno strato semplice, dopodichè un tessuto più fine e così via, per poi passare direttamente al legno, a patto però che la superficie sia totalmente liscia e priva di “nodi” (in tal caso, un giro di carta vetrata toglierà ogni dubbio).
Qualsiasi cosa fatta gradualmente, negli anni, e con il proprio riposo, non è mai pericolosa. Chiaramente, l’esempio delle biglie è giù una fase avanzata degli esercizi BMC, quindi se si considera questo esercizio come il risultato di un lavoro lungo e progressivo, non ci si dovrebbe affatto stupire.